PRADIPALDO DIVENTA FRAZIONE
(ultimo aggiornamento: ottobre 2023)
(ultimo aggiornamento: ottobre 2023)
L’attuale territorio di Pradipaldo, composto un tempo dalle due contrade di Pradipaldo e Speron, è stato per secoli dipendente da Valle San Floriano sia dal punto di vista religioso sia da quello amministrativo.
In ambito politico-amministrativo dopo l’Unità d’Italia lo Statuto Albertino prevedeva un limitato suffragio elettorale, che era stato via via allargato fino a diventare universale (solo maschile) alla vigilia della Grande Guerra.
Agli inizi del ‘900 la partecipazione alla vita politica anche locale non era molto diffusa, ma per far sentire le istanze del territorio era comunque necessario avere voce nel consiglio comunale di appartenenza.
I consiglieri venivano eletti in proporzione al numero degli abitanti del capoluogo, nel nostro caso Vallonara, e la frazione Valle San Floriano. Pradipaldo non essendo frazione non poteva eleggere un proprio consigliere senza un eventuale improbabile accordo con Valle San Floriano. Solo la promozione da contrada a frazione avrebbe consentito a Pradipaldo e ai pradipaldesi di avanzare direttamente in consiglio le proprie istanze, secondo quanto previsto dall’articolo 57 della legge comunale e provinciale del testo unico approvato con regio decreto del 4 maggio 1898 n°164.
Nel rispetto di quanto stabilito da tale legge, il 27 marzo 1900 con una prima istanza e successivamente con una petizione del 23 febbraio 1902, i pradipaldesi “frazionisti”, definiti così dagli abitanti di Valle San Floriano, presentarono domanda al consiglio comunale di Vallonara, per chiedere che Pradipaldo fosse riconosciuto frazione, equiparata quindi a Valle San Floriano.
Nella petizione si precisava che Pradipaldo con un proprio nome e una propria chiesa, aveva la scuola ed il cimitero, di fatto era già territorio riconosciuto come frazione dalla coscienza popolare. Negli elenchi del ministero dell’agricoltura figurava già “frazione” di Vallonara.
La risposta degli abitanti di San Floriano non tardò ad arrivare, dato che il 4 aprile un gran numero di elettori e possidenti di Valle, presentarono una contro raccolta firme con lo scopo di impedire la classificazione di Pradipaldo come frazione e la conseguente ripartizione dei seggi in consiglio.
Essi sostenevano che Pradipaldo formava da sempre con Valle un unico comune censuario con un’unica circoscrizione, che Pradipaldo era solo una curazia dipendente dalla parrocchia di San Floriano, che la scuola ed il cimitero furono edificati solo per questioni di comodità e d'igiene.
Nonostante l’opposizione degli abitanti di Valle San Floriano il 7 aprile 1902 il consiglio comunale di Vallonara presieduto dal sindaco De Antoni Gio Batta, approvò l’istanza presentata dagli elettori pradipaldesi con 7 voti favorevoli e 5 voti contrari. Questa data può essere considerata l’atto di nascita di Pradipaldo come “paese” dal punto di vista amministrativo.
La delibera stabilì inoltre, secondo l’articolo 57 della già citata legge, il nuovo riparto dei consiglieri in base alla popolazione e quindi: Vallonara aveva diritto a 7 consiglieri (avendo 1278 abitanti con 235 famiglie), Valle San Floriano aveva diritto a 5 consiglieri (avendo 864 abitanti con 156 famiglie) ed infine Pradipaldo aveva diritto ad eleggere 3 consiglieri (avendo 472 abitanti con 74 famiglie).
La delibera fu poi ratificata il 7 giugno dello stesso anno dalla giunta provinciale di Vicenza.
Questa ripartizione però generò una situazione di supremazia del numero di consiglieri delle frazioni su quelli del capoluogo, creando in alcune occasioni disaccordi e conseguenti problemi amministrativi. A porvi rimedio nel 1925 fu il commissario prefettizio Giovanni Pianezzola, in sostituzione del consiglio comunale sciolto, che aggiornò il numero dei consiglieri in conseguenza dell’aumento della popolazione; in tal modo Vallonara veniva rappresentata da 10 consiglieri, Valle da 7 e Pradipaldo da 3, in sostanza 10 alle frazioni e 10 al capoluogo.